Esperti australiani attirano i droni per esplorare l'oceano

Un gruppo di ricercatori australiani del CSIRO ha annunciato il lancio di un progetto che consente l'uso di droni per esplorare le profondità oceaniche..

Ciò è stato reso possibile grazie alla collaborazione con la startup americana Saildrone, che fornirà specialisti con ricercatori senza equipaggio. In totale, il governo australiano riceverà tre unità che possono essere utilizzate per 5 anni. Sotto studio otterrà le profondità degli oceani Pacifico, Indiano e Atlantico.

 Droni nell'oceano

La forza del vento guida i droni, l'elettronica lavora per l'energia solare. Questa modalità operativa autonoma consente ai dispositivi di essere in mare aperto per un anno intero, senza la necessità di intervento umano nel processo di controllo.

Gli specialisti intendono installare i sistemi di identificazione sul drone, consentendo di impostare la direzione via satellite, così come la tecnologia per prevenire le collisioni con altri oggetti in mare aperto.

 Droni e scienziati

Il compito dei droni è quello di analizzare lo stato dell'acqua attraverso il sistema di sensori integrati, misurare la saturazione con il carbonio e valutare la componente biologica. I vantaggi dei droni risiedono nella possibilità della loro penetrazione in luoghi remoti e nella loro permanenza per lungo tempo senza intervento umano. In precedenza, era praticamente impossibile studiare parte dei territori oceanici, dal momento che il ritrovamento di ricercatori su di essi era estremamente pericoloso.

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